Leopoldo Panero
Dove vanno le aquile
Una luce veemente oscura, di tormenta
Ondeggia sulle cime dell'alto
Guadarrama
Dove vanno le aquile, Sende la sera
lenta
Lungo i verdi sentieri, caldi tra le
ginestre
Sonnolenta tra i sassi risplende una
scintilla
Del sole occulto e freddo. La luce tra
le fronde
Como volo d'uccello nell'ombra si
nasconde
Bruscamente il silenzio balena come
fiamma.
Ho paura, Alzo gli occhi. Dio flagella
Il mio cuore. Il vapor della neve si
raffredda
Proprio come un ricordo, Fluttua sui
monti
La pace e l'anima sogna la propria
lontananza
Una luce veemente germoglia dal mio
sonno
Verso l'amore. Vespero cupo s'addorme
ai miei piedi.
Trad. genseki
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