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venerdì, novembre 14, 2014

Alejandra Pizarnik

Origine

Bisogna salvare il vento
Lo bruciano gli uccelli
Tra i capelli della solitaria
Che riemerge dalla natura
A tessere tormenti
Bisogna salvare il vento.

*

Da: “L’albero di Diana”

Sono balzata da me stessa all’alba
Accanto alla luce ho posato il mio corpo
Ho cantato la tristezza del nascente.

*

Solo la sete
Il silenzio
Nessun incontro
Attento a me amor mio
Attento alla silenziosa nel deserto
A colei che viaggia con un vaso vuoto
E all’ombra della sua ombra.

*

Lei si spoglia nel Paradiso
Della sua memoria
Non conosce il destino feroce
Delle sue visioni
Lei teme di non saper dar nome
A ciò che esiste.

*

Salta con la camicia in fiamme
Di stella in stella
D’ombra in ombra
Di morte lontana muore
L’amante del vento.

*

Spiegare con le parole di questo mondo
Che venne a me un battello portandomi.

*

Quando vedrò quegli occhi
Che porto tatuati nei miei.

*

Come poesia informata
Del silenzio delle cose
Parli per non vedermi

*

Nella notte
Uno specchio per la morticina
Uno specchio di cenere.

*

Colpo d’alba tra i fiori
Ebbra di nulla mi lascia e di luce lilla
Ebbra d’immobilità e di certezza.

*

Ora
In quest’ora innocente
Io e colei che fummo ci sediamo
Alla soglia dello sguardo.

*

La poesia che non dico
Quella che non merito
Paura di essere due
Sulla via dello specchio
Qualcuno che dorme in me
Di me mangia, mi beve.

*

La piccola viaggiatrice
Moriva dispiegando la sua morte
Dolci animali di nostalgia
Visitavano il suo corpo ancora caldo

*

Nella gabbia del tempo
Colei che dorme fissa i suoi occhi soli
Le porta il vento
La leggera risposta delle foglie.

*

Nell’attesa dell’oscurità
Questo istante che non si dimentica
Così vuoto concesso dalle ombre
Così vuoto rifiutato dagli orologi
Questo povero istante adottato dalla mia tenerezza
Nudo nudo di sangue e d’ali
Senz’occhi per ricordare le angoscie d’un tempo
Né labbra per raccogliere succo di violenze
Perdute nel canto di gelidi campanili.
Proteggilo bimba cieca d’anima
Dagli i tuoi capelli scheggiati dal fuoco
Abbraccialo piccola statua di terrore.
Indicagli il mondo in convulsioni ai tuoi piedi
Ai tuoi piedi dove muoiono le rondini
Tremanti di paura del futuro
Digli che i sospiri del mare
Inumidiscono le uniche parole
Per cui vivere vale la pena.
Ma in questo istante sudato di nulla
Accoccolato nella conca del destino
Senza mani per dire mai
Senza mani che regalino farfalle
Ai bimbi morti.

*

Poesia

Tu scegli il punto della ferita
In cui parliamo il nostro silenzio
Tu rendi la mia vita
Come una cerimonia troppo pura.

*

trad. genseki

Rivelazioni

Di notte al tuo fianco
Le parole son chiavi, grimaldelli
Si fa Re il desiderio di morire
Che il tuo corpo sia sempre
Un luogo amato di rivelazioni.

*


L’obscurité des eaux 

Ascolto risuonare l’acqua che cade nel mio sogno. Cadono le parole, come l’acqua io cado. Disegno nei miei occhi la forma dei miei occhi, nuoto nelle mie acque, mi dico i miei silenzi. Tutta la notte attendo che il mio linguaggio possa infine darmi forma. E penso al vento che mi viene incontro. Tutta la notte ho camminato sotto la pioggia sconosciuta. Mi hanno dato un silenzio pieno di forme e di visioni (dici). E corri desolata come l’uccello unico nel vento.

*

Dall’altro lato
Come una clessidra cade la musica nella musica.
Triste sto nella notte di zanne di lupo.
Cade la musica nellla musica come la mia voce nelle mie voci.

*

La gabbia

C’è sole fuori.
E’ soltanto un sole
Ma gli uomini lo guardano
Per poi cantare
Non conosco il sole.
Conosco la melodia dell’angelo
Il caldo sermone del vento.
So gridare fino all’alba
Quando la morte si posa nuda
Sulla mia ombra.
Piango sotto il mio nome
Agito fazzoletti nella notte e battelli assetati di verità
Ballano con me.
Nascondo chiodi
Per ferire i miei sogni malati.
C’è il sole fuori
Io mi vesto di cenere.


*

Salvezza

Fugge l’isola,
La giovane torna a scalare il vento
A scoprire la morte dell’uccello profetico.
Ora
È carne
Foglia
Pietra
Perdute nelle fonti del tormento
Come il navigatore tra gli orrori della civiltà
Che rende puro il cadere della notte.
Ora
La giovane trova la maschera dell’infinito
E rompe il muro della poesia.

*

Alba

Nudo sognando una notte solare.
Ho dormito giorni animali.
Il vento e la pioggia mi cancellarono
Come fuoco, come una poesia
Scritta sul muro.




Trad genseki

giovedì, novembre 18, 2010

Alejandra Pizarnik - Extracción de la piedra de la locura

Alejandra Pizarnik


Alejandra Pizarnik

Ceneri

Abbiamo detto parole
Parole adatte a risvegliare i morti
Parole per accendere un fuoco
Parole in cui poter sedersi
E sorridere.

Abbiamo creato il sermone
Dell'uccello e del mare,
Il sermone dell'acqua,
Il sermone dell'amore.

Ci siamo messi in ginocchio
E adorato lunghe frasi
Come sospiro di stella,
Come onde,
Come ali.

Abbiamo inventato nuovi nomi
Per il vino e per la risata,
Per gli sguardi e i loro terribili
Sentieri.

Ora sono sola
Come l'avara che delira
Su una montagna d'oro -
Scagliando parole verso il cielo,
Sono sola
Senza poter dire a chi amo
Quelle parole per cui vivo.

Da “Aventuras perdidas”

Trad, genseki