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venerdì, settembre 19, 2014

A. R. Ammons

Estuario di Corsons

alla mia sinistra sulle dune e sulle canne
e gli arbusti di mirto la novitá era
l'autunno: migliaia di rondini
che si riunivano per partire:
un ordine matenuto
in costante mutazione: una moltitudine
opulenta in entropia: eppure separabile, avvertibile,
Come avvenimento singolare,
non come caos, preparativi per sfuggire all'inverno,
Ciit, ciit, chiit ali che fano a strisce gli arbusti verdi
becchi
tra i mirti
una percezione piena di vento, fuga, curve,
suono:
la possibilitá di una regola come somma di anomalie


Canzone d'amore

Come le colline al tramonto
Tu cadi lontano dalla luce:
Sprofondi; la verde
Luce si oscura
E sei quasi perduta:
Soltanto tanta luce quanta
Irradiano le stelle:
Rivela il tuo volto
La notte totale
Che è in me delira
Per la luce lungo le tue labbra

Classico

Sedetti in riva al ruscello in un
un vuoto
perfetto - salvo che per i salici -
e la montagna che
era da quelle parti

arruffata di arbusti e
rocce
disse
vedo che stai scarabocchiando di nuovo:

abituato alle montagne
e alle loro scoscese intrusioni,
dissi

si, ma alla
maniera di quest'acqua
evanescente e sgusciante:

questo peró
disse la montagna non
è scusa per dizione e portamento

se non stai attento
presto
raggiungerai modi nei quali
l'acqua permane ai suoi movimenti.

A.R. Ammons

Trad. genseki