Che di romano solo il nome serbate,
Voi monumenti, che ancora sostenete
L'onor tarlato d'anime divine;
O voi archi, voi guglie al ciel vicine,
Che il cielo che vi mira anco stupite,
A poco a poco cenere divenite,
Favola al volgo e pubbliche rapine!
E, benché al tempo gran tempo faccian guerra
I monumenti, è pur vero che il tempo
Opere e nome finalmente atterra.
Triste disio, orsú vivi contento:
Perché se il nulla infine tutto serra
Troverá presto fine il mio tormento.
trad. genseki