lunedì, ottobre 28, 2013

Politica

I più saggi sanno che una stolta legislazione è una corda di sabbia che si sbriciola nell'attorcigliarsi; che lo Stato deve assecondare e non guidare il carattere e il progresso dei cittadini; che anche del più forte usurpatore prima o poi ci si libera; e che solo quelli che costruiscono sulle idee costruiscono per sempre; e
che la forma di governo che prevale è l'espressione del tipo di cultura che esiste nel popolo che l'abbia permessa. La legge è solo un memorandum. Nella nostra superstizione, crediamo che uno statuto abbia un suo stabile valore: ma la sua forza sta in quel tanto di vita che anima gli uomini in carne e ossa. Lo statuto sta lì a dirci: «Jeri ci siamo accordati su questo e su quello, ma che cosa pensate oggi di quest'articolo?». Il nostro statuto è una moneta sulla quale imprimiamo la nostra immagine: ma, ben presto, non la si riconosce più e, passato un certo tempo, dev'essere riportata alla zecca. La natura non è democratica, e non è neanche
monarchico-costituzionale, ma è dispotica, e non si farà aggirare né sottrarre un solo iota della sua autorità nemmeno dal più caparbio dei suoi figli; e quanto più la pubblica opinione si apre a una più acuta intelligenza delle cose, tanto più il suo codice è considerato schematico e balbettante.

Emerson
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