giovedì, ottobre 29, 2009

Dreiser Cazzaniga e la gioventù

La gioventù è sempre vergogna. Certo è una vergogna assolutamente inespiabile quella di essere stati giovani, E nessuno la puó evitare. Dreiser Cazzaniga ebbe la sventura di dover sopportare alla soglia del suo tramonto una doppia vergogna: quella di essere stato giovame, che, appunto è un peccato ineludibile e quella di esserlo stato vergognosamente. Essere stato cioè un giovane idealista, bavoso e predicatore come un vecchio parroco di periferia. Non si può espiare la gioventù, certo, ma si può viverla con gradi diversi di ignominia. Dreiser Cazzaniga visse la sua gioventù strisciando coscienziosamente sul fondo del pantano. La gioventù dovrebbe almeno essere spietata, carnivora, ambiziosa, brutale, rapida, egoista. La gioventú di Dreiser Cazzaniga fu tutta un rivoltarsi nel fango dell'idealismo, del "vogliamo cambiare il mondo, vogliamo un mondo migliore", dell'altruismo e della militanza (si, quella di sinistra). Insomma, uno schifo! Uno schifo la cui più immediata conseguenza negativa fu una vita sessuale all'insegna della masturbazione. Dreiser Cazzaniga non riusciva a venire a patti con la sua gioventù. I ricordi del suo corpo e della sua mente degli anni di universitá gli provocavano un sudore freddo sotto le ascelle. Dreiser Cazzaniga non fu mai innamorato se non di qualche eroina dei fumetti.

genseki

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