mercoledì, ottobre 28, 2009

Agalma

A J.L.

Era un gioiello musicale
Una perla di gesso, quella che teneva
Nella mano come un cristallo
Sonoro mentre andava screpolandosi
Tutto il guano depositato da eoni di invidia
Sulla pelle della sua dolcezza
Era un gioiello sonoro
Lo si sarebbe detto alato, Tiresia
Stesso lo trasse dal ventre
Della sua temporale femminilitá
Un gioello incrinato come il fischio
Della luna, come il fruscio della nebbia
Come la catastrofe del mare
Un gioiello
Tutto interiore
Interiore alla sua stessa interioritá
Risuonando in diversi firmamenti di silenzio
Per infiniti silenzi avvolgendosi
Fino a sparire nella sua assenza
Un gioello così,
Meraviglioso
Era quello che teneva, ora,
Nelle mani giunte per sempre ...

genseki

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