mercoledì, ottobre 14, 2009

Altre poesie di genseki

No, non era quando cominció a disfarsi
Che apparvero tutti quei problemi
E le farfalle direttamente dai grumi di terra
Accoccolati seguivano vegliando
Coperti di fango ocraceo con gli occhi
Fluidi come i fiumi e la pelle increspata
Come l'erba di altri soggiorni
Dammi la mano diceva, proprio allora
Notammo che cominciava a disfarsi
Dapprima solo in voli di insetti
Poi in molti riflessi neri a volte come mosche
Il cui volo non seguiva le leggi di una geometria
A tre dimensioni.
No, non fu allora
Ma io ero già per due terzi scomparso
Con lui e con altri meno avvinti
E quello che ero stato, che era stato
Giaceva in qualche luogo più solo
Di una promessa spuntata
Alla fiera degli ultimi crepuscoli.
*
Sputa! sputalo adesso!
Lo sai che hai fallito, quanto sforzo
Per conseguire la vette dell'insuccesso
Il limone in bocca, sputalo!
Le sanguisughe sotto il gomito
Le lenzuola sporche di povertá
Le croste di formaggio che di nascosto
Ti passava la nonna del droghiere di Via Istria,
Quella con il pappagallo dall'ala bruciata
Le unghie degli alluci conservate per anni
In barattoli giallastri e i biglietti ordinari
Dei treni come reliquie.
Sputa! Sputalo via!
Il suo odore il suo sesso, il mercuriocromo
I microsolchi di Petrolini
Lo strazio di jeanvaljean
Le mutande di lana con i ponpon.
Sputa! Sputalo via!
Tutto!
È della tua vita che si tratta.

genseki

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