Ad Arcónceli una foresta in orazione
Rosari in fiamme -
Ai calessi aggiogati Angeli Custodi
Mi trascinavano lassú
Fino alla fossa battesimale
Scuotevo le mie ossa
Come un impiccato le nacchere
Ero fresco come la notte
Come il fango del cimitero
Nudo e crivellato aspettavo
La sua radiazione
Il suo dono per me
Al tramonto latrati canini
Ricamavano la luna di delizia
*
Il balcone come una preghiera
Come il seno di una vestale
Si sporgeva sul mistero sacramentale del giardino
Sul boschetto degli stami
Sul prato di squame;
Respiravo col naso
Nelle mani stringevo il Rosario:
Il Terzo Mistero Doloroso?
La mia corona di spine
Erano le tue ossa
Le tue unghie i miei fagelli
Lividi
Mi ero lavato da tempo
Le mani con il vino
Col vomito della speranza
Trafitto da una squadrglia di scarabei
Mi sollevavo fino lla tua croce
*
Il mio cuore era pronto a fiorire
Ma tu tardavi ancora
Forse eri soltanto una favola infantile
Un vecchio leone addormentato
In una tenda beduina
Forse non accoglievi che guerrieri
Capaci di usare la disperazione
Come scudo, come ascia bipenne
Il mio cuore era un ramo di mele
Fiorito troppo tardi
Le tue api raccoglievano altrove il polline
Per il miele delle tue ferite
*
genseki
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