martedì, aprile 11, 2023

Le ali cieche

Luis Rosales

Trad Pietro
….

Chi non soffre brucia,
E voglio dirti, che vi sono occasioni in cui la certezza di vivere diventa tanto
Decisiva
Che ormai non può sostenerti e tu non puoi sostenerla.
Non lo dimenticare,
Amica mia,
Ci sono persone che non sanno che soffrono e persone che non
Sanno soffrire
Proprio come nel mondo vi sono luoghi dove mai ha volato una
Colomba
E tu sai bene che quando sto al tuo fianco non
Smetto mai di guardarti perché ho paura di perderti.
Come, non lo so, non lo so,
Ma ho paura di perderti specialmente adesso che unisci
Il cielo con la terra,
Proprio ora che unisci tutto: la sera, l’insonnia, gli addii,
La neve quando cade,
Non ricordi la sua pena mentre cade?
Non ricordi nemmeno
Che l’amore trema quando è versato per unire due corpi,
Ed è proprio come un gas che concentrandosi diventa liquido?

Morire è come amare,
È un apprendistato progressivo
E assiduo
Ed io ricordo altri tuoi momenti
Ancora più difficili
Quando mi guardavi con occhi ingabbiati,
E il sorriso in villeggiatura sulla bocca,
Ma quando stai sulle tue
L'indecisione finisce per stropicciarti lentamente
Come la carne lebbrosa si stacca dal corpo.

Le ali rimettono all’infanzia,
Questo è chiaro, almeno per ora,
Perché non torni a soffrire
Inventerò per te un’allegria,
Estrarrò
Dovunque sia
Qualche tuo ricordo che possa sostenerti,
E ti vedo bambina,
E ti vedo destarti ogni mattina in un borgo distinto
Tu sola, passeggiando rapidissima
Con le trecce che ti seguono e corrono
Sempre più soccorrevoli
Per non separarsi dal tuo collo e da te,
Ho sentito crescere i tuoi occhi, le tue scarpe,
I tuoi capelli che cercano il mare per navigarlo,
E ho visto il tuo corpo che ti sollevava,
E non potevi gridare
Perché già allora portavi sulle spalle il tuo segreto
Mentre tutti gli abitanti del cielo ti guardavano
Con grande scandalo
Ripetere giaculatorie e contumelie

Diavolo di bambina!
E poi arrivata a casa, come un fiocco di neve che si scioglie
Ti addormentavi con il corpo ben desto
Con il corpo che non la smetteva piè di correre,
E la notte era un ponte spezzato
Nient’altro
Niente di più
Finché prestissimo ti lavavi tuffandoti nell’acqua,
E salivi alla stanza dei tuoi genitori per baciarli, senza scherzi,
E come allora non avevi altra amica che l’aia
Che ti accompagnava a scuola
E quando uscivate in strada,
Era di colpo domenica perche avevate bisogno l’una dell’altra
Ed ella univa il suo smarrimento al tuo,
E ti guardava per vivere
E ti parlava lentamente con parole che rabbrividivano
Con la voce in reverenza mentre camminavate strette strette
Perché ti piaceva avanzare rapida, senza uscire fuori dai limiti del marciapiede,
E non non so come potevate camminare con lo stesso passo
Perché tu sembravi saltellare e lei camminava come se pregasse;
E questa strada l'ho vista molti anni dopo
E l’ho guardata con i tuoi occhi di allora,
E quella strada era un albero con suore tra i rami,
Non dirmi di no,
Non mi interrompere,
Lo so bene che vicino alla scuola la strada era un’altra
E parlava con te un’altra lingua tutta vostra
Ma una volta giunte al corridoio dove vi separavate,
Ti sentivi sfrattata,
E cominciavi a tremare piano piano ma senza sosta
Perché una volta sola vivevi l’intera tua vita
Come se vivessi una premonizione.

E questo è quello che ricordo
Ciò che posso ricordare
Quando torno a guardare i tuoi occhi di bambina per cercare di restituirti qualche cosa,
Una briciola di allegria,
Seguendo il volo di quelle ali cieche.

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