martedì, aprile 25, 2023

Claudia




Qual è il segreto di Claudia, quale il suo destino? Qual è la ragione del nostro incontro così assolutamente improbabile come padre e figlia? Lei romena abbandonata, io italiano smarrito in queste terre dove l’Europa si confonde con l’Africa, tra ciuffi di palme e agrumeti sterminati.

Ê stata la sua malattia ciò che mi ha spinto ad adottarla? Non so. Era una bambina magica che sapeva giocare con la paglia e nella paglia vedeva cascate di luce. Quando la conobbi giocava a gettare manciate di paglia in aria e guardava i frammenti di steli ricadere come un nevicata d’oro. Fu in una delle grandi foreste attorno a Blois. Ci nascondevamo nei cespugli per spiare i cervi che scendevano verso un piccolo lago tra i carpini. Poi costruimmo una capanna di frasche Aveva fame di vita Claudia, ed una condanna a morte. Pochi mesi di vita, dicevano gli oncologi. Ora ha ventisei anni. Tanti anni di lotta accanita per vivere, per godere della vita in tutta la sua pienezza nonostante il dolore, la paura, il rifiuto dei suoi coetanei che non possono sopportare il suo sguardo così intenso i suoi gesti lenti di una tenerezza infantile, la sua ingenuità e la sua fiducia.

La bellezza di Claudia è qualche cosa che non merito, che non ho meritato. È una bellezza che fiorisce dalla fragilità ed è fatta di Fede e di tenacia. Di preghiera e di lotta.

Claudia vuole vivere e lotta quotidianamente per vivere, per amare, per essere lieta e compartire con gli altri la letizia conquistata a caro prezzo.

Una lotta la sua che non tradisce sforzo né fatica; una lotta che è una celebrazione. È così bello starle accanto. Ê un dono e uno strazio.

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