martedì, marzo 29, 2011

Ti braccavo

Ti braccavo


La fame che avevo dei tuoi movimenti

Era quella che lasciava tante tracce sulla neve

Ti braccavo e tu mi alimentavi

Con la sequenza armoniosa dei tuoi gesti

Con l'acqua di cui conoscevi le fontane

Ti braccavo e erano solo carezze

Dietro le spesse cortine rosse dove i pesci

Apparivano e sparivano come scintille

Da un fiume anteriore carsico nel tempo

Ti braccavo e tu scorrevi fluida

Con i tuoi piedi freschi tra le mie caviglie

Come anemoni che interrogano resti di neve

Ti braccavo e non la smetteva mai di piovere

Come una canzone scrosciava allora il mio desiderio

Di te e mi rendeva grigio nuvoloso

Ti braccavo e tu eri fumo di legna

Bruciata sulla neve odore di cenere spenta

Stanchezza nei miei occhi arrossati

Speranza nel rifugio di altre mani.


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genseki



1 commento:

maresa ha detto...

stupenda!M.