martedì, settembre 15, 2009

I Pitocchi

Ci fu un'epoca nella letteratura francese in cui fu possibile la poesia, prima del romanticismo e prima del poeticidio di Malherbe. Ua poesia lontana dal petrarchismo che profuma di muschio e osteria, di vecchie pietre e umida foresta. Una poesia da moschettieri, insomma all'avventura sulle scivolose strade di Francia. Saint Amant, Théophile e Viau, Tristan l'Hermite ne sono i maggiori rappresentanti prima che vincessero definitivamente i moschettieri del cardinale.
La traduzione è cosí cosí ma è quello che mi è riuscito di fare.
genseki

di Saint-Amant

Con un lenzuolo in tre senza luce né fuoco,
Nel piú profondo inverno, dormir nella legnaia
Ove i gatti borbottano in oscuro ostrogoto
Rischiarando la notte con le pupile d'oro;

Usar come cuscino un pezzo di sgabello,
Digiunare due anni al modo di lumache,
Sognar con mille smorfie come macachi al sole
Che con grandi sbadigli si grattano le ascelle;

Con un vecchio cappello a guisa di berretto,
Con le trine di un manto poteggersi dal freddo
E fasciarsi la pancia con un frusta fodera;

Soffrire mille ingiurie da un vecchio oste irato
Che appena puó fornire una minima spesa
È questo il risultato d'una vita sbandata.


trad. genseki

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