Le arance si avvolgevano in gomitoli di sillabe calde
Si avvolgevano in luminosi fili liquidi in gomitoli sonori
Ma furono le palme a nitrire per prime scuotendo le criniere
Taglienti come spade mentre la cittá tardava a svegliarsi
Dal sogno delle frane di nebbia.
Il suo occhio verde
Il solo
Gonfio d'acqua e di sali di cromo
Mi catturó poi nella sua orbita
Con tanta voglia di vomitare e un gomitolo di vapore
Nelle schegge di quelle che furono le mie viscere
e che io continuavo a stringere con dita convulse
Fusoliere gomitoli di criniere nella luce fresca
Della nebbia e delle arance
Conficcandomele nei polpastrelli
Sotto le unghie
Perché franava la mia vista
Nel burrone
Definitivamente sprovvista d'altro suono.
...
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