Dreiser Cazzaniga era un feticista al contrario, ci deve essere un termine tecnico per indicare qualche cosa del genere ma non lo conosco. Dreiser Cazzaniga detestava i piedi, in ispecie quelli femminili. I piedi sono inevitabilmente una parte del corpo, non hanno nessuna possibilitá di essere considerati altro che una parte del corpo, Questo era ció che Dreiser Cazzaniga non riusciva proprio ad accettare: i piedi come due animali dotati di vita propria appiccicati ad un corpo con pretese di bellezza. Due animaletti ben capaci di moine graziose e di espressioni accattivanti ma pur sempre due animaletti, due ciechi grumi di materia cioè di morte in un corpo che si pretende oggetto e soggetto di amore, coè di soggetto e oggetto dello spirito. I piedi non riescono mai a giungere alla fisionomia però ne sono spesso la caricatura. Naturalmente detestava ancor più le unghie dipinte, specialmente di blu o di verde. Dovettero passare molti anni perchè infine potesse accettare con una certa calma di avere anche lui due piedi. ma sol come poderosi supporti della corsa, prese dell'energia della terra, li accettava solo immaginandoli come radici. Nonostante tutto finì per esser un viandante in sandali, Anche in stagioni poco propizie come l'autunno.
genseki
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