domenica, novembre 30, 2008

Epistola sul metodo di studio


Tomaso D’Aquino


Epistola sul metodo di studio


Carissimo Giovanni, amico mio in Cristo, siccome mi hai chiesto in che modo tu debba impegnarti per acquisire il tesoro della scienza ti do questo consiglio: scegli di bagnarti prima nei ruscelli e non subito nel mare, perché occorre giungere alle cose più difficili passando per quelle più facili. Questo è il mio insegnamento e la tua istruzione: ti ordino di non essere precipitoso nel parlare, lentro ad entrare nei discorsi; difendi la purezza della coscienza. Non tralasciare di dedicarti alla preghiera. Ama la tua cella se vuoi entrare in quella che custodisce il vino. Mostrati amabile con tutti; non chiedere mai nulla che riguardi i fatti degli altri; non mostrare molta familiarità, perché la familiarità eccessiva genera il disprezzo e fornisce pretesti per sottrarsi allo studio; non intrometterti in nessun modo nelle parole e nei fatti dei laici; evita soprattutto di andare a zonzo senza scopo; non trascurare di imitare l’esempio dei santi e dei buoni; non distoglierti da quello che odi, ma custodisci nella memoria tutte le cose buone che vengono dette; cerca di capire ciò che odi o leggi; cerca di chiarificare i dubbi; datti da fare per riporre nello scrigno della mente tutto quello che potrai come se volessi colmarne il vaso; non cercare cose più alte. Seguendo questo sentiero produrrai frutti fecondi e le tue fronde si estenderanno nella vigna del Signore Sabaoth per tutti i giorni della tua vita. Se seguirai queti insegnamente potrai giungere a ciò che aspiri.


Trad. genseki


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