lunedì, settembre 25, 2006

Fatima di Cordova



Una Dama di Siviglia

I primi maestri spirituali di Ibn Arabi furono donne, dapprima sua madre e poi sua moglie, in se
guito altre due figure rivestirono un ruolo decisivo nella sua abbagliante formazione: Yasmina di Marchena e Fatima di Cordova.
Quest'ultima fu per lui una guida essenziale nel cammino dell'Unione.

"Nonostante avesse piú di novant'anni", dice Ibn Arabi, "aveva un bel volto, i lineamenti regolari e le guance rosee di un'adolescente, di una quattordicenne".

Egli la ritrae come un'asceta rigorosa e come una mistica esemplare dotata di carismi innumerevoli, capace di fenomeni telepatici e di evocazioni misteriose e potenti dal mondo intelleggibile. Ella poteva giungere ad incarnare la Fatiha stessa.

"Servii come discepolo ad un gran adoratore di Allah, uno gnostico, una Dama di Siviglia chiamata Fatima bint ibn al-Muthanna, la servii durante vari anni. Aveva piú di novantacinque anni, suonava il tamburo e si compiaceva nel suo ritmo".

Con frequenza diceva: - Sono la tua madre spirituale e la luce della tua madre corporea -. Un giorno mia madre venne a vederla ed ella le disse: - O Luce, questo è mio figlio ed è anche tuo padre. Consideralo come tuo padre e non come tuo figlio, obbediscigli e non separarti da lui -"

Fatima è un lampo e un enigma nelle pagine della Storia e del pensiero, sorella di Diotima, o discepola sua nella catena misteriosa del tempo della trasmissione.

genseki