mercoledì, aprile 19, 2006

Bordiga e la Gnosi


In: “Considerazioni sull’attivita’ organica del partito quando la situazione e’ sfavorevole”, Bordiga stabilisce una differenza, che egli afferma trovarsi gia’ in Marx tra Partito Storico e Partito Formale.
Il Partito Storico si formalizza soltando episodicamente nelle fasi storiche brevi. Il Partito storico esprime la continuita’ del programma comunista. L’organizzazione del partito non e’ permanente. Il partito storico attravera lunghi periodi durante i quali la sua influenza sulla classe e’ nulla. Quindi, nei periodi contro-rivoluzionari, l’attivita’ dei comunisti si concentra quasi
esclusivamente nel lavoro teorico. Essi possono utilizzare soltando l’arma della critica. Questo presuppone forse un divorzio tra teoria e pratica? No. Senza teoria rivoluzionaria, non c’e’ rivoluzione. La teoria e’ indispensabile per l’azione, anche se tra l’una e l’altra puo’ esservi un intervallo di Molti decenni. Nulla e’ piu’ estraneo al determinismo marxista che l’attivismo volontarista o l’immediatismo. Nella misura in cui la teoria comunista e’ una teoria pratica, essa e’ un programma rivoluzionario comunista. Non si tratta soltando di capire il mondo, si tratta di trasformarlo. Il Partito comunista, prima di essere fattore della storia e’ un prodotto della storia. E’ il risultato di lunghi periodi di lotte proletarie sul terreno inmediato e su quello politico. In primo luogo nasce il partito storico, ossia il programma comunista, poi appare il partito formale, cioe’ l’organizzazione dei militante che si propongono di realizzare questo programma e questa teoria.

La relazione tra Partito Storico e Partito Formale e’ una relazione di una certa complessita’. Il Partito Storico non influenza la storia concreta di un determinato periodo ma contribuisce a influenzare quella successiva e dipende come prodotto da quella precedente.
La distinzione tra Partito Storico e Partito Formale non e’ una distinzione tra teoria e pratica politica. Questo perche’ la teoria del Partito Storico e’ una pratica che ha come sola ragione di esistere quella di trasformare la realta’, non semplicemente di descriverla.
Se consideriamo questa dicotomia astraendo dalla dimensione temporale il rapporto che esiste tra Partito Storico e Partito Formale e’ come il rapporto tra un programma informatico e la sua esecuzione. Il programma esiste anche quando non lo si esegue e segue esistendo mentre lo si esegue.
Tuttavia si potrebbe considerare la cosa anche da un altro punto di vista, che il Partito si manifesti a volte come storico a volte come formale. Questo ci rinvierebbe ad una simpatica tripartizione: Partito Storico, Partito Formale e Partito Trascendente o Trascendentale. Questa triade comincia ad assumere i tratti noti du una gnosi!
Si puo’ dire che il Partito Trascendentale si incarna a volte nel Partito Storico e a volte nel Partito Formale.
Il Partito Trascendentale sarebbe cio’ che rende possibile la coesistenza tra Partito Storico e quello Formale che altrimenti sarebbero o la stessa cosa oppure due cose completamente diverse.
Cosi’ l’elemento gnostico si accentua!
La continuita’ tra programma e esecuzione e’ assicurata dall’operatore, che decide quando eseguire e quando interrompere il Programma.
La continuita’ tra Partito Storico e Formale e’ assicurata dal Partito Trascendentale che sarebbe come un operatore non individuale, non umano, completamente immanente alla storia e biologico, che si serve del tempo come un surfista dell’onda e che percorre la freccia temporale nelle due direzioni.
La gnosi bordighiana si rivela in una dualita’ che cela una triade.Sarebbe stato piu’ semplice pensare che a volte i comunisti non possono fare politica pero’ possono approfondire la teoria.
Pero’ non sarebbe stata la stessa cosa, il brivido sotterraneo di un trascendentalismo materialista si sarebbe perduto nella banalita’ di una semplice costatazione.
Cosi, invece, il Partito assume fattezze di demiurgo, il militante di Alchimista, la storia di Opus Magnum.
La storia produce il Partito e a sua volta e’ da esso prodotta : il Partito Storico e quello formale stanno, infatti, nella storia nel senso che ne dipendono in diversi ruoli, il Partito Trascedentale sta al di sopra della storia.In Bordiga il materialismo si trasforma insensibilmente in mito materialista, in narrazione, e’ un racconto con ascesa, caduta riconoscimento finale del legame che unisce tutti gli attanti in un solo simbolo.
O almeno tende a questa trasformazione che vibra appena sotto le parole, che rende febbrili i nessi concettuali, che si sente ansimare nella struggimento di una nostalgia travestita da esempio e rispetto.
genseki

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