Muovendo le
nostre mani unite
oltre il
lago, come in volo,
fino al bosco
oscuro, sulle cime degli abeti,
appena
distinguiamo gli steli delle graminacee
non è che un
prato
e noi due
distesi -
quando
ritornano a posarsi,
intrecciate
le nostre braccia
come rami di
un vecchio melo -
accarrezzano
le nostre ombre
sono le
nostre mani
Le carezze di
altri.
genseki