Piú tardi
quando nell'acqua gaia
Esplose il
loto rosso, e il verde perfetto
smaltó
alberi ed erba, “io solo, competamente solo,
galleggiando”
restai pensoso sull'acqua dello stagno.
Quando il
sole basso penetró coi raggi cremisi
gli
interstizi del loto splendente; cosciente
del giungere,
nella profondita degli anni, di un tempo
in cui queste
lagune questi alberi scuri
lo specchio
scorrevole di questo crepuscolo su cui navigammo
saranno
spazzati da un'onda gigante fuori dalla memoria
in una
pomeriggio normale, ancora lontano -
immensa, in
vertigine e orrore.
trad. genski
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