Dai miei anni di collegio
e dalle mie letture venni a conscenza dei diversi nomi che alla fine
di una serie di domande o in periodi di sconcerto sono attribuiti a
Dio: la prima causa, il primo mobile, la forza vitale, la mente
universale, il princpio primo, il motore immobile, la provvidenza, Io
stesso ho usato questi nomi discutendo con altri o con me stesso o
cercando di darmi una spiegazione.
Ora posso dire che tutti
questi nomi non spiegano nulla. Non sono di maggior utilitá che
evoluzione o selezione naturale o Big Bang. Quello che questi nomi
fanno è avvolgerci con la lunghezza e la profonditá dei nostri
stessi pensieri e aspirazioni., Penso che ho conosciuto la tentazione
della semplice ragione, di credere solo in quanto si puó provare,
fino a che non avanzai la supposizione che non si trattase dei nomi
veri.
Ho immaginato che il vero
nome possa essere Padre e ho immaginato che cosa implica: l'amore, la
compassione, l'offesa, la ferita, la delusione, la rabbia,, le
lacrime, il perdono, la sofferenza fino alla morte. Se il mio amore
potrebbe spingere il mio pensiero oltre il limite del mondo e del
tempo, potrei forse non comprendere come la divina onnipotenza possa
essere scagliata in questo mondo dalla stessa forza del suo amore?
Potrei forse non vedere come egli puó, volendo conoscere la sua
creatura per compassione soltanto, prendere carne mortale, divenire
uomo, camminare tra di noi, assumere la nostra natura e il nostro
destino, la sofferenza, la debolezz e la nostra morte?
Potrei immaginare un
padre che è un poco come la chioccia che distende le ali prima della
tempesta o al crepuscolo prima della notte sui piú piccoli di Port
Williams perché vengano a ripararsi, alcuni accorrono, altri no.
Posso immaginare Port Williams cavalcare la sua onda nel tempo, sotto
il cielo, le sue fiammlele che risplendono, escono fuori mentre le
sue vite attraversano nascita, piacere, dolore, morte. Posso
immaginare Dio che guarda giú, verso di loro, verso le loro vite che
vivono nel suo spirito, che respirano per il suo respiro, che
conoscono grazie alla Sua luce, ma vivono la loro vita,
(inevitabilmente) ognuno secondo la sua volontá. Il Suo corpo dato
per essere spezzato.
Wendell Berry
trad. genseki
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