lunedì, giugno 07, 2010

Questo blog chiude

Questo blog chiude oggi, Il cammino verso la liberazione delle parole da quanto le rende utensili, stupidi mattoni di un significato insignificante, il chiudersi progressivo o il dischiudersi del futuro a ogni prospettiva che permetta di pensarlo, il ritorno del futuro come puro elemento del ricordo e quindi come forza che sola puó redimere il passato, gettare luce nella sentina del trascorso. Tutto questo è un viaggio che genseki debe compiere da solo.
Gli amici, i pochi: la gaBiota di Solentiname, Lu Spataro di Quittengo la luminosa Maresa di bellezza dolente fibra a fibra e i pochi altri che qui non menziono per insicurezza potranno continuare a leggere i messaggi che continueranno ad apparire, le poesie e le traduzioni e il gentile Florestan con loro. Chi cerca senza facili illusioni oltre la barriera del dolore e del senso, la nostalgia del soggetto nel suo indicibile dirsi, ebbene anche lui forse potrá decidere di perdere qui il suo tempo. Per tutti gli altri questo blog è chiuso non potranno piú leggervi niente di nuovo anche se, forse avranno l'illusione di poterlo fare.
Addio
genseki

1 commento:

Anonimo ha detto...

Te la ricordi questa GENSEKI?
NO, ne me quitte pas! La GaBiota



BLUES DEL CONGEDO

Questo è un congedo, amica
Questa è una fine non un inizio.

Davanti alla finestra c´è un pioppo, amica
Le sue foglie sono nuove
Tremano appena dopo la pioggia
E un vapore d´argento le circonda
Ma noi, invece, ce ne andiamo
E non sappiamo andarcene con gioia
Perché questo non è un incontro, o no.

Questo è un congedo amica
Questa è una fine non un inizio.

In fondo alla valle scorre il fiume
La sua pelle è verde scura
Ma quando scorre com´è sicuro e forte
Quieto e possente da vita alla vista
E feconda i prati ed i frutteti
Ma quando scorre mormora speranze
Che sono verdi come i boschi intorno
Noi come lui scorriamo verso il mare
Ma non cantiamo più della speranza
Il nostro canto è un canto di congedo

Oh si, si questo è un congedo amica
Questa è una fine, non un inizio.

Ci sono voli, amica, frulli, piume ed ali
Trilli e gorgheggi nell´aria nebbiosa
Che ricamano i primi raggi bianchi
Del sole mattutino dell´Aprile
E li accompagna il fremito del vento
Che sfiora appena le foglie novelle
Noi li ascoltiamo muti come ceppi
Quando partiamo senza ritornelli
Perché noi non possiamo più tornare
Noi ce ne andiamo con le labbra strette

Perché questo è un congedo, amica
Questa è una fine, non un inizio

Oh si, ce ne andiamo, oh si ci congediamo
In nostri rami non daranno più frutti
Se ne hanno dati erano frutti amari
Perciò dobbiamo andarcene in silenzio
Nel rimpianto dell´ombra delle querce
I nostri rami non portarono nidi
Perciò ci congediamo senza canti
Perciò ci congediamo senza pianti
Noi seguiamo il sentiero lungo il fiume
Ci perderemo presto dentro il mare
Schegge di nulla corrose dallo iodio
Senz´amore, senz´odio.

O, certo amica questo è un congedo
Questo è un congedo, non ci sarà altro inizio.


Addio