giovedì, giugno 10, 2010

Hishiryo

Il pensiero hishiryo puó essere interpretato come la forma pura del pensiero dialettico? Tanto per essere un po' rozzi si potrebbe schematizzare in questo modo:

Pensare con il pensiero
Non pensare con il pensiero

Sintesi: Hishiryo, pensare senza pensiero

Ovvero pensare con un pensiero che contenga in sé il pensiero e il non pensiero. Questo sembrerebbe poterlo riassumere nella forma di un pensiero semplicemente assolutamente cosciente di sé ma molto dipende dal contenuto che si da all'espressione di Dogen "non.pensiero".
"Non pensiero" puó essere inteso come lo sfondo di coscienza necessario perché il pensiero possa delinearsi, lo spazio del pensiero e anche il suo tempo, lo spazio tempo del pensiero che costituisce il campo in cui il pensiero stesso si espande e che è difficile distinguere dal pensiero perché ha la sua stessa estensione. Il pensiero crea il suo spazio e il suo tempo, quindi il suo non pensiero e pensiero e non pensiero sono inseparabilmente legati come le due famose facce del foglio bianco, hishiryo sarebbe dunque la coscienza chiara di questa struttura del pensiero.
Per "non pensiero" si puó intendere tutto ció che non è direttamente pensante, ciòé la materia stessa che costituisce l'universo e il nostro corpo immobile, non direttamente pensante per la coscienza che in quanto pensante si percepisce come appunto separata dal corpo. "Non-pensiero" sarebbe quindi lo sperimentare il pensiero nella sua relazione con la sua materia, il processo del pensiero come immanente al corpo, la forma che la coscienza diretamente non sa cogliere che il corpo ha di pensare.
Si puó anche avanzare che il non pensiero sia entrambe le cose e quindi hishiryo la sintesi di entrambe: il non pensiero dei corpi sarebbe il campo dello spazio e del tempo del pensare della coscienza.
genseki

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