lunedì, febbraio 02, 2009

Le cinque dita della mano


Una famiglia onesta in cui non vi sono mai stati fallimenti,
e nella quale nessuno si è mai impiccato.
(La Parenté de Jean de Nivelle)


*


Il pollice è un grasso oste fiammingo, dall'umore beffardo e salace che fuma, sulla soglia all'insegna della doppia bara di marte.


L'indice è sua moglie, secca come lo stoccafisso, che fin dalla mattina schiaffeggia la sguattera di cui è gelosa e accarezza la bottiglia di cui è innamorata.


Il medio è il figlio, un compagnone tagliato giú a colpi d'accetta che sarebbe un soldato se non fosse birraio e sarebbe un cavallo se non fosse un uomo.


L'anulare è la figliola lesta lesta e tutta pepe che vende ricami alle signore e lesina sorrisi ai cavalieri.


Il mignolo è il beniamino della famiglia, marmocchio piagnone, che si dondola appeso alla gonna della madre come all'artiglio di una orchessa.


Le cinque dita della mano sono la più mirabolante violaccia a cinque petali che mai abbiano ricamatoaiuola della nobile cittá di Harlem.


Louis Bertrand

trad. genseki

1 commento:

maresa ha detto...

bellissimam l'immagine e le parole potenti! ti ho scritto una mail, l'hai ricevuta? stai bene?
Myogen