La lampada
Il vento nero che torceva i tendaggi
non poteva
Sollevare i fogli né spegnere la
lampada.
Sembrava che qualcuno otesse entrare in
una corrente di polvere.
Tra la porta aperta e la finestra
Che batte – nessuno
Eppure sulla tavola
Scossa un bagliore si agita in questa
stanza vuota.
*
Il salvatore della realtá
Camminava su un piede senza sapere dove
avrebbe posata l'altro, Alla svolta della strada il vento spazzava
via la polvere e la sua bocca avida inghiottiva tutto lo spazio.
Si mise a correre sperando di prendere
il volo da un momento all'altro, ma al bordo del ruscello il selciato
era umido e le su braccia che battevano l'aria non poterono
trattenerlo. Nella sua caduta comprese che era piú pesante del sogno
che lo animava e amó, in seguito, il peso che l'aveva fatto cadere.
*
Il temporale
La finestra
Un buco vivo in cui urta il fulmine
Pieno di impazienza
Il rumore ha oltrepassato il silenzio
Non si capisce piú se è notte
La casa trema
Che mistero
Tacerá la voce che canta
Eravamo piú vicini
Di sotto
Chi cerca
Piú grande di quello che cerca
Tutto qua
Suolo
Sotto il chelo aperto
Scisso
Un fulmine a cui il fiato è restato
Sospeso.
Trad. genseki
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