Se il vento lo permette
La speranza saccheggerá le contrade
sane
Prossime all'arcobaleno e al Polo della
Seta
La contrada ove si
concretizzano le visioni degli imenotteri
Dove la speranza degli uni
anima l'ardore sessuale degli altri
Ove passo come un dolore
periodico
Che stimola l'energia degli
insetti dal guscio di vetro
O sospiri insetti d'avvenire
Vi attendo nella macchia che
conoscete
Per rivelarvi segreti che vi
faranno riflettere
Segreti cosí fluidi che vi
scorreranno tra le dita
Come i minuti tra le cosce
di una bella donna
E il sole degli insensati
Al sole
A mezzogiorno.
*
Allo
Mio castello in fiamme
castello mio inondato dal vino del Reno
Mio ghetto d'iris neri mio
occhio di cristallo
mia roccia che cade dal
versante per schiacciare la guardi campestre
Mia chiocciola opalina mia
zanzara d'aria
Mia coperta di uccelli del
paradiso mia chioma di schiuma nera
Mia tomba scoppiata mia
pioggia di rane rosse
Mia isola volante mio
grappolo turchese
Mia collisione d'auto folli
e prudenti mia aiuola selvaggia
Mio pistillo di soffione
proiettato nel mio occhio
Mia cipolla di tulipano nel
cervello
Mia gazzella smarrita in un
cinema di periferia
Mia cassetta di sole frutto
mio vulcanico
Riso mio dello stagno
nascosto dove finiscono per annegare i profeti distratti
Mia inondazione di cassis
mia farfalla di morilla
Mia cascata azzurra come
un'onda di fondo che fa nascere la primavera
Mio revolver di corallo la
cui bocca mi attira come l'occhio di un pozzo scintillante
Gelato come lo specchio dove
tu contempli la fuga dei colibrí del tuo sguardo
Perduto in una vetrina di
biancheria inquadrata di mummie
Ti amo.
Trad. genseki
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