Mi dissi: andró in cerca di ció che è
umile
E sará dove
Metteró le radici della mia identitá:
Tutto i giorni mi sveglieró
In prossimitá di ció che é umile,
Un centro focale un promemoria
appropriato,
Una misura per il mio significato,
La voce grazie alla quale saró
ascoltato,
La volontá e il tipo di egoismo
Che potrei
Liberamente adottare come propri:
Ma pur avendo cercato ovunque,
Non posso trovare proprio niente
A cui abbandonarmi:
Tutto è
Magnifico nell'esistenza, tutto è
All'apice della gloria:
Nulla è umiliato
Nulla ho potuto umiliare:
Dissi: che cosa è piú umile
dell'erba?
Ah, lá sotto, ecco
Una corteccia di muschio secco come
bruciato:
E dissi; ecco dove posso porre la mia
dimora; ma
Mentre mi annidavo
Incontrai sotto la superficie
grigiastra
Meccanismi verdi troppo complessi per
l'intelletto
Che speravano di rinarscere con la
pioggia; allora mi alzai
E corsi esclamando che non vi è nulla
di umile nell'universo:
Incontrai un mendicante
Con ceppi al posto delle gambe: nessuno
lo considerava
Degno della minima attenzione: tutti
passavano senza guardare:
Mi annidai e trovai la sua vita:
L'amore scosse il suo corpo come una
devastazione
Dissi
Anche se ho cercato dappertutto
Non vi è nulla di umile nell'universo:
Passai dall'alto in basso attraverso
Le trasfiguarazioni della grandezza,
della forma e dello spazio:
In punto improvvisamente giunse la
quiete,
Che meravigla:
Muschio, mendicante, cespugli, zecche,
pino, io che magificenza
L'essere!
A. R Ammons
De The Selected Poems: 1951-1977, Expanded Edition
Trad genseki
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