La poesia che segue pecca, davvero, di un certo mal gusto, nella balorda, insistente evocazione angelica.
Il fatto è che non so quale altra presenza nominare come testimone reale, sacramento della scomparsa di un mondo, del mio mondo che mi è dato vivere come un dono: il dono della morte già qui, nella pienezza del sentire e dell'intendere.
Il Gelso
Un gelso d'ali d'oro
Angelo dell'Autunno
Veglia
Tra il bosco
E la terra
Ferita
Veglia l'ultimo
Respiro
Dei muschi
La filigrana criptica
Dei licheni
Un gelso d'ali d'oro
Angelo
Della Soglia
Raccoglie il suono
Di tutte le foglie
Lo scrosciare assordante
Di tutti i colori
Un gelso d'ali d'oro
Angelo degli angeli
Insieme giallo
D'angeli
Corallo-medusa
Immobili
Su rami d'aria
Veglia l'ultimo
Sogno
Di roccia e bosco
*
genseki