giovedì, agosto 19, 2010

Joe Bousquet

Bisogna che ogni nuovo giorno sia sepolto nella persona di un uomo poterb risvegliarsi nel suo volto.
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Non si torna alla luce sena attraversare la poesia.
La poesia non è piú un attributo del poema, ma l'attributo nascosto di ciò che esiste, il suo orizzonte nell'anima degli uomini, cioè l'orizzonte, in ciò che aspira all'essere, di ció che aspira alla morte.
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Nulla ci accade che non sia rivestito della nostra anima: solo dopo molto tempo finiamo per riconoscrevi ció che abbiamo evocato. Il presente secolo è condannato se non puó controbilanciare la sua immensa notte con la sicurezza di alcuni individui che per la loro volontá hanno il privilegio di vedere e di dichiarare, Faró quello che posso per lui, ma non credo che si sia qualche cosa da fare, non riuscirá mai a comprendere che l'uomo o è un cuore o non è nulla: Voglio dire coraggio. Amore.
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La paura di vivere resta nascosta nell'amore. Dissimulata cosí, non si chiama piú paura di vivere, ma piuttosto amore per la vita.
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Poeta, ció che tu ami ti porterá via il cuore, di te non resterá che polvere, ma la tua sofferenza sará allora la tua persona.
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Il corpo è il firmamento di ogni reale immaginabile. Siamo la carta di questo firmamento rianimata nell'angole ove fu nascosta.
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Il miracolo è la sofferenza che ti rivela che tu non sei che te stesso.
Siamo tutti così, la notte ci mette al mondo, ma non vi trasporta che la nostra immagine e i nostri occhi, dove tutte le luci vengono a fecondarla. La notte che portiamo in noi è il focolare di ció che avremmo preferito di noi stessi,
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Trad genseki

1 commento:

Anonimo ha detto...

Meno male sei tornato genseki!