Rafael Celaya
Trad. genseki
Se è vero che esisto e che mi chiamo Rafael
Se è vero che sono qui
E che questo è un tavolo
Se è vero che sono qualche cosa di più che una pietra scura tra le ortiche,
Qualche cosa di più che una pietra ruvida nel fondo di un pozzo.
Se è davvero reale la luce viola di questa sera,
Se questi grigi e malva sono case e nuvole;
Se davvero non è un sonnambulo quell’uomo che passa nella strada;
Se è reale questo silenzio che sale e scende tra vita e mistero;
Se è vero che esisto e che mi chiamo Rafael,
E che sono qualche cosa di piú di una pianta di carne;
Se le cose esistono davvero,
Se io pure esisto,
Se davvero questa sera dolce dal profumo di magnolia è almeno un poco reale;
Se è reale anche questo tremito di infinito che sento pulsare in me;
Se mi chiamo per davvero Rafael e penso ed esisto;
Se il mondo vive davvero Inn una densa atmosfera
Di pensieri sconosciuti ed eterni
Se è davvero cosí,
Allora grazie, grazie per tutto questo!
***
Di piú
Le bestie i fulmini, gli uomini,
La caléndula que scoppia
Allegria! Allegria!
Con il suo strillo arancione:
L’erba dolce e sottomessa
Al fiato lentissimo della terra
E questo mare che dispiega la mia spossatezza,
E questa brezza che solletica la mia allegria,
Amo tutto questo in piena libertà e sono,
Sono, solo questo, sono
Sono contemporaneamente dentro e fuori.
Lasciate volare i versi!
Liberate la colomba trafitta dalla penna!!
Rompete il ritmo insieme a me!
Uccidetemi! Vi prego
Poesie, poesie di fronte al mare!
Non è il pensiero, è di piu
È l’allegria sufficiente a lasciarlo svanire.
Non il risultato , di piú!
Nell’errore, nell’amore, nel piccolo, la totalità.
***
Raccontami come vivi, come stai morendo
Raccontami come vivi;
Dimmi con semplicità come passi le tue giornate,
I tuoi odii lentissimi, le tue allegrie,
El le onde confuse che ti portano sperduto
Tra la schiuma cangiante di un bianco imprevisto.
Raccontami come vivi
Vieni a me, faccia a faccia;
Dimmi le tue menzogne (sono peggiori le mie),
I tuoi risentimenti (che sono anche i miei),
E questo stupido orgoglio (posso capirti).
Raccontami come muori
Nulla di te è un segreto:
La nausea del vuoto (o il piacere, fa lo stesso);
La pazzia imprevista di qualche istante vivo
La speranza che cava testardamente il vuoto.
Raccontami come muori,
Come rinunci - saggio -,
Come - frivolo - brilli da vero fuggitivo,
Come finisci in nulla
E mi insegni, é ben chiaro, a restare tranquillo.
***